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06/02/2013 05:37:26

Salemi. E tra le pieghe del bilancio “spuntò” oltre un milione di euro: presto un canile in un bene confiscato

Avviene quando un’amministrazione pubblica “scopre” di possedere una consistente somma senza averne avuto il sentore. Dopo il 1milione e 500 mila euro di debiti fuori bilancio, una notizia che dà un po’ di sollievo.  E’ successo che al Comune di Salemi il dottore Calogero Calamia , dopo un lavoro certosino portato avanti con estrema competenza e con l’ausilio insostituibile della responsabile dell’Ufficio di Ragioneria del Comune dottoressa Giuseppina Benenati.  abbia “scoperto” fra le pieghe del Bilancio, la cifra considerevole di 1.120.000 euro, E’ un ritorno quello di Calamia, e alla grande. Era stato infatti direttore dello stesso ufficio fin ai primi mesi dell’Amministrazione Sgarbi. Due lauree (Economia e Commercio e Scienze Politiche) 41 anni, coniugato con figli, lo chiamavano il “muro”, gli assessori dell’epoca. Forse perché teneva ben saldi i cordoni della borsa. I rapporti non furono idilliaci. Troppe “incomprensioni”.  Fino alla separazione consensuale. Dirigente per qualche anno presso il municipio di Trapani, da giugno scorso è segretario comunale di Poggioreale. Il prefetto Leopoldo Falco, che non smette mai di tesserne le lodi, lo ha voluto ora al suo fianco . Come sovraordinato è il braccio armato della Commissione Straordinaria per quanto attiene l’aspetto economico e finanziario dell’Ente. Se sommiamo alla cifra soprammenzionata altre 270mila euro di fondi non spesi, nei circa 18 mesi del commissariamento del Comune,  per il funzionamento della giunta e del Consiglio, si arriva alla ragguardevole somma  di 1milione e 390mila euro. Un gruzzolo niente affatto disprezzabile. In tempi di ristrettezze di bilancio e di tagli lineari, spesso ingiusti, si stanno rivelando come una vera e propria manna dal cielo per la triade commissariale. Che, giusto il tempo di prenderne coscienza, ha già deciso come spenderli. «Sono somme – ha spiegato - Leopoldo Falco - immediatamente spendibili». Soldi che saranno utilizzati per finanziare una serie di opere pubbliche. Intervenendo su tre direttrici: 1) messa in sicurezza degli immobili di proprietà comunale e di privati ( di cui riferiremo più ampiamente in un altro articolo, alla luce dei recenti risvolti giudiziari); 2) Palazzi Comunali (Polo museale, Ufficio Tecnico ecc) ; 3) Randagismo a Canile Comunale.

Come è noto il fenomeno del randagismo sta assumendo aspetti sempre più inquietanti a Salemi e non solo. Le strade cittadine centrali o periferiche in alcune ore della giornata sono diventate le dimore stabili di cani randagi, che quando si raggruppano in branco costituiscono un potenziale pericolo per anziani e bambini. Il territorio comunale ne ospiterebbe duemila circa. L’anagrafe canina comunale, istituita di recente dai Commissari,  ne ha microchippati  159 tra randagi e privati. Un numero importante, considerato il breve tempo, ma insufficiente per considerare risolto il problema. Con la collaborazione di un gruppo di volontari guidati dalla dinamica Chiara Bellini  tre esemplari sono stati affidati a famiglie milanesi. Fino ad oggi il comune ha provveduto servendosi della struttura privata calabrese “Mister Dog”.  Il costo annuale è di 30mila euro: 700 euro per ciascun cane. La realizzazione di un canile comunale è stata sempre nell’agenda di tutti i sindaci succedutisi nell’ultimo ventennio. La vice sindaca di Sgarbi ne annunciò spesso la realizzazione, rimasta però solo una pia intenzione, come del resto quasi tutte le iniziative annunciate e rimaste solo tali. Ora parrebbe di essere arrivati in dirittura di arrivo. Grazie al  “tesoretto”, appunto. La Commissione, che nel novembre avrebbe voluto accedere a fondi regionali, per accorciare i tempi, ha deciso ora dilavo arare in proprio, stanziando 450mila euro per realizzare un canile in terreni confiscati a Calogero Musso. Uno di questi, affidato alla Fondazione onlus “San Vito” di don Fiorino è sorto l’agriturismo “al Ciliegio”.  La nuova struttura  sorgerà invece in contrada Baronia Inferiore di Salemi.  Il progetto, redatto dall’architetto Paola D’Aguanno dell’ufficio tecnico comunale,  prevede il restauro dei fabbricati esistenti realizzando un alloggio per il custode e ambienti destinati agli uffici. Potrà ospitare circa 150 animali che potranno provenire anche dai paesi limitrofi. Dipenderà dagli accordi che verranno eventualmente stipulati con i Comuni della Valle del Belìce. «Non solo del territorio di Salemi – ha precisato Falco- ma anche dei comuni vicini, i quali, pagandoci la retta, ci consentiranno di rientrare dell'investimento nel giro di pochi anni». Si pensa così di cercare di ammortizzare parte delle spese anche dall’installazione dei pannelli fotovoltaici, previsti in progetto. Anche questi terreni, come detto, sono già gestiti dalla Fondazione San Vito Onlus a cui la commissione straordinaria affiancherà un’associazione animalista, per la parte che riguarda la gestione del canile. Si pensa che la nuova struttura consentirà di creare posti di lavoro. Il progetto andrà in appalto entro l’estate.

Franco Lo Re